È una preparazione che fa parte della tradizione culinaria pugliese e che solitamente si preparava la domenica. Gli involtini cosiddetti “brasciole”, rappresentavano il secondo piatto e il sugo si usava per condire la pasta che di solito era fatta in casa e quindi via libera a orecchiette e maccheroni al ferro.
Il mio intento è quello di conservare le nostre tradizioni per cui cerco di ricordare e di condividere quello che appartiene alla nostra cucina tradizionale.
Infatti la tradizione vuole che la carne sia di cavallo e che debba cuocere a fuoco lentissimo per tre, anche quattro ore.
Quindi cominciate a disporre le fette di carne sul piano di lavoro, salate, pepate e metteteti una fetta di aglio, due acini di uva sultanina ammollata, quattro dadini di lardo (fateveli dare già dal macellaio al momento dell’acquisto della carne) o, in sostituzione dei dadini di pancetta, il prezzemolo e la grana o meglio ancora il pecorino.
Arrotolate la carne e fermate la brascioletta con uno stecchino.
Preparate tutti gli involtini poi mettete a rosolare la cipolla in un bel fondo di olio poi aggiungete le brasciolette e fatele rosolare, sfumate col vino bianco ed infine aggiungete la passata. Salate, aggiungete un po di semi di finocchio, mescolate, coprite col coperchio e cuocete per circa tre ore a fiamma bassa, girando di tanto in tanto. A cottura completa il sugo si sarà addensato e la carne cotta a puntino. Tutto sarà pronto per essere servito a tavola.
buon appetito!
kiss
cicetta